Dopo il successo della proiezioni in anteprima al Riff – Rome Independent Film Festival (16-24 marzo) e al Geneva Film Festival di Chicago (28-30 marzo) Mi ritroverai dentro di te, (titolo internazionale Me reencontraràs dentro de ti) cortometraggio scritto e diretto dal regista romano Eitan Pitigliani, ha fatto tappa nel mese di luglio in 3 importanti festival internazionali: il Jerusalem Film Festival, il Madrid International Film Festival e il Giffoni Film Festival nella categoria Generator +18. Il cortometraggio, della durata di 13 minuti, prodotto da Pier Andrea Nocella (Docksur Producciones in Argentina e Iter Film in Italia) con Angelo Laudisa (la francese Rosebud Entertainment Pictures) e la produzione esecutiva di Laura Susanne Ruedeberg (Ghost son; Vajont; K2 – La montagna degli italiani), è interpretato dall’attore argentino Andrès Gil (Il mondo di Patty; Incorreggibili; Don Matteo 9) e racconta il viaggio in Italia di Pablo, un giovane argentino alla ricerca delle proprie origini. A Roma, si metterà sulle tracce del nonno, che lì aveva vissuto e di cui possiede solo un quadro e una poesia. Il quadro raffigura una trattoria romana, dove il nonno era solito passare le giornate con un amico, Cosimo. La poesia è un’ode al Mar de la Plata, il mare argentino che l’uomo fu costretto ad abbandonare per raggiungere l’Italia. Pablo sarà costretto a una vera e propria corsa contro il tempo, al termine della quale scoprirà che il nonno era in realtà un italiano trasferitosi da bambino in Argentina e che, sentendo lo struggente richiamo della propria terra minacciata dai nazisti, tornò a Roma, dove subì il tragico destino della deportazione ad Auschwitz, in quanto ebreo. Il viaggio diventa quindi la scoperta per Pablo di una inaspettata consapevolezza delle proprie origini che, oltre lo spazio, il tempo e la Shoah, sono dentro l’anima, incancellabili. Location del cortometraggio i vicoli romani di Trastevere, l’Isola Tiberina e il Tempio Maggiore, Sinagoga di Roma. Mi ritroverai dentro di te è realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata argentina, della Fondazione Museo della Shoa e della Comunità Ebraica di Roma e sponsorizzato da De Luca Visual Artist e Annamode Costumes, che per l’occasione ha messo a disposizione del regista un vecchio cappotto indossato in scena da Vittorio Gassman. Tra le figure del cast tecnico si trovano il direttore della fotografia Timoty Aliprandi, la costumista Nicoletta Ercole, la scenografa Lisa Urbano, il montatore Alessio Doglione, il tutto con le musiche del M° Paolo Vivaldi. Il regista, Eitan Pitigliani, romano, classe 1986, dopo una breve parentesi da attore, studia Regia Cinematografica a New York e Londra e nel 2010 dirige il suo primo cortometraggio, dal titolo In questa vita, sul terremoto de L’Aquila, vincitore di numerosi premi internazionali e selezionato in Vetrina ai Nastri d’Argento di Cortina nel 2011, oltre ad essere presentato in Parlamento, ricevendo l’elogio da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Realizza quindi a New York il trailer del film Leila, di cui sta curando la sceneggiatura e viene scelto dal produttore Pier Andrea Nocella per dirigere il lungometraggio tratto dal suo stesso cortometraggio, In questa vita, attualmente in preparazione. Dopo aver diretto nel 2012 il suo secondo cortometraggio, Mi ritroverai dentro di te, nel 2013 sta lavorando alla sceneggiatura del suo primo lungometraggio internazionale.
Proprio al Giffoni il corto ha vinto il premio speciale GOLDEN SPIKE AWARD DEL SOCIAL WORLD FILM FESTIVAL "per aver raccontato, attraverso la magia della poesia e dell'arte, il viaggio di un giovane argentino alla ricerca delle sue origine marchiate dalla persecuzione degli ebrei del secondo conflitto mondiale. Un'opera arricchita da una prova attoriale convincente del giovane attore argentino Andres Gil"
Questo cortometraggio nasce – dichiara il regista Eitan Pitigliani – da una riflessione sull’importanza del recupero delle proprie origini, che rappresentano una via per conoscere sé stessi, fondamento del nostro presente e strada per il nostro futuro. E’ questo il motore che mi ha spinto a rivolgermi ad un pubblico più ampio, non solo italiano, argentino o ebraico. “Non dimenticare”, a mio avviso, significa proprio questo e il cinema serve a raccontare una realtà che gli uomini condividono e amano, creando emozioni che restano indelebili nella nostra memoria.
Ad agosto il corto passerà anche al Rhode Island International Film Festival dove è stato selezionato su oltre 5000 cortometraggi da tutto il mondo e a settembre in India al Bolgatty Film Festival.