Si tiene a Nettuno (Roma) dal 15 al 21 luglio 2013 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti - presso il complesso di Forte Sangallo, l’undicesima edizione del Guerre & Pace Filmfest, vetrina unica per il cinema di genere bellico, organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi.
Una settimana dedicata al cinema di guerra e di pace e una serie di eventi collaterali, con la presentazione di libri, in collaborazione con le principali case editrici, ma anche proiezioni di documentari, in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà sui temi della guerra e della pace. Quella di quest’anno sarà un’edizione dedicata alle donne, alla loro forza e al loro coraggio nel dichiarare guerra alle guerre. Sette film per sette storie diverse che racconteranno Le guerre delle donne, un viaggio emozionante per riflettere e per combattere il silenzio sulla condizione delle donne costrette a subire il dramma delle guerre e la negazione dei loro diritti, per sottolineare con forza che "i diritti umani delle donne sono parte inalienabile, integrante e indivisibile dei diritti umani universali".
La rassegna si apre lunedì 15 luglio alle ore 21:00 con Donne senza uomini di Shirin Neshat e Shoja Azari, già vincitore del Leone d’Argento al Festival di Venezia, ambientato a Teheran nel 1953, in cui quattro donne di diversa estrazione sociale cercano di sopravvivere ai loro destini tragici e determinati da padri e fratelli, durante il conflitto per emancipare la Persia dalle potenze europee e ottenere la nazionalizzazione della Anglo-Iranian Oil Company. Martedì 16 luglio, proiezione di Miral, di Julian Schnabel tratto da 'La strada dei fiori di Miral' di Rula Jebreal, ambientato nel 1948, in una Gerusalemme consumata dalla guerra. Mercoledì 17 luglio, proiezione di Come pietra paziente, di Atiq Rahimi, che racconta di una giovane donna con due figlie che accudisce, nell’Afghanistan distrutto dalla guerra, il marito in coma. Giovedì 18 luglio è la volta di E ora dove andiamo?, di e con Nadine Labaki, la storia di un gruppo di donne in lutto, unite da una sofferenza condivisa in un isolato villaggio libanese dove cristiani e musulmani convivono pacificamente e dove un gruppo di donne è determinato a proteggere la comunità, disinnescando le improvvise tensioni inter-religiose istigate da forze esterne al villaggio. Venerdì 19 luglio, La bicicletta verde di Haifaa Al-Mansour: Arabia Saudita, in una scuola rigorosamente solo femminile, Wadjda lotta per non soffocare i propri desideri di libertà. Ogni giorno Wadjda passa davanti a un negozio di giocattoli e si ferma a guardare la bella bicicletta verde in vetrina... Sabato 20 luglio l’ultima regia di Sergio Castellitto, Venuto al mondo, con Penelope Cruz ed Emile Hirsch, tratto dal romanzo di Margaret Mazzantini. Carica di ricordi degli anni di guerra, Gemma si reca a Sarajevo con suo figlio Pietro per assistere ad una mostra in memoria delle vittime dell’assedio… La rassegna dei film della sezione Le guerre delle donne si chiude con Zero Dark Thirty, della regista Premio Oscar Kathryn Bigelow, la caccia a Osama Bin Laden descritta dal punto di vista di una giovane donna ufficiale della CIA.
Spazio come sempre ai documentari, in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà. La rassegna si apre martedì 16 luglio alle ore 18:30 con Profughi a Cinecittà, di Marco Bertozzi, che racconta la trasformazione di Cinecittà negli anni che vanno dal 1943 al 1950, attraverso l’occupazione nazista, la creazione di un campo profughi da parte degli alleati fino alla rinascita cinematografica. Mercoledì 17 luglio proiezione di Radio Sahar – La voce delle donne in Afghanistan, di Valentina Monti: dieci giovani giornaliste che raccontano, attraverso una radio indipendente tutta al femminile, l’Afghanistan agli afgani, tra difficoltà e sofferenze, ma con la consapevolezza di essere tra i protagonisti di un complesso cammino di emancipazione. Giovedì 18 luglio, Anjia - la nave, di Roland Sejko, vincitore del David di Donatello 2013 come Miglior Documentario, che ricorda i fatti dei primi giorni di marzo del 1991, all'orizzonte della costa Adriatica dell'Italia meridionale, dove fecero la loro apparizione alcune navi con il loro carico umano che hanno segnato l'inizio di quello che sarebbe stato chiamato "l'esodo degli albanesi". Venerdì 19 luglio è la volta di La donna che cercò di uccidere il Duce, di Gabriella Romano, la storia di Violet Gibson, che nell’aprile del 1926 attentò alla vita di Mussolini, sparando un colpo di pistola che lo ferì al naso. Il tentato omicidio diede il via ad una delle più lunghe inchieste del regime fascista, che tuttavia non riuscì a far luce sui molti misteri che avvolgevano la vicenda. La Prima Guerra Mondiale è invece al centro – sabato 20 luglio - del documentario 14-18 Amore e Furore, di Jean-Francois Delassus, il racconto agghiacciante dei quattro anni d'inferno vissuti dal narratore e dai suoi commilitoni nelle trincee del fronte della Grande Guerra, con eccezionali filmati d'archivio colorati con tecniche digitali d'avanguardia e sonorizzati. Chiude la rassegna dei documentari, domenica 21 luglio, Edda Ciano Mussolini, di Giorgio Capitani, la storia della primogenita di Benito Mussolini e moglie di Galeazzo Ciano, figlio di un fedelissimo del Duce.
Oltre al cinema, anche la sezione dedicata alla letteratura sarà declinata al femminile, con presentazioni di libri e incontri con gli autori, ogni sera prima delle proiezioni dei lungometraggi, a partire dalle ore 21:00. Primo appuntamento martedì 16 luglio con Patrizia Carrano - che presenterà La Magnani. Il romanzo di una vita (Lindau), biografia dell’attrice. Quindi, Cinzia Tani, che mercoledì 17 luglio presenterà Mia per sempre (Mondadori), un libro-inchiesta che racconta affronta il tema della violenza domestica e dello stalking, attraverso il racconto di storie sempre più tragicamente frequenti, ma anche attraverso le opinioni di psicologi, criminologi, avvocati e sociologi. Stefania Catallo presenterà invece, giovedì 18 luglio, il suo Sulla pelle delle donne (Cento Autori), che raccoglie le testimonianze reali di donne che hanno voluto raccontare le violenze subite. Venerdì 19 luglio Paolo De Chiara presenterà Il coraggio di dire no (Falco Editore), la storia vera di Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘ndrangheta. Sabato 20 luglio è la volta di Portrait (L’asino d’oro edizioni), presentato dal suo autore, Joyce Lussu, l’ironica e spregiudicata autobiografia di una donna irriducibile, dalla Firenze degli anni Venti alla Heidelberg di Jaspers, dalla clandestinità alla lotta antifascista. Chiude la rassegna di presentazioni di libri, domenica 21 luglio, Caro bastardo ti scrivo (Fusibilia Libri), alla presenza delle curatrici Dona Amati e Monica Maggi, un libro epistolare che raccoglie una miscellanea di storie, diverse per contenuto, scritte da donne e uomini che, raccontando relazioni d’amore e di “malamore”, affrontano situazioni di conflitto ritenute ingiuste e insolute.
L’XI edizione di Guerre & Pace Filmfest è resa possibile grazie al patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri; al patrocinio e contributo di Regione Lazio, Città di Nettuno e la sua Amministrazione Comunale; al supporto e collaborazione di Istituto Luce Cinecittà, Comitato Atlantico Italiano, Università Civica di Nettuno “Andrea Sacchi”, Pro Loco di Nettuno; libreria Fahrenheit 451 di Nettuno e Trattoria Romolo.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
Per informazioni:
www.guerreepacefilmfest.it
organizzazione@guerreepacefilmfest.it
cell. 3392781522