Si è conclusa la 35a edizione del Festival del Film Italiano di Villerupt, panoramica del cinema italiano di oggi, che dedica particolare attenzione ai numerosi film italiani di qualità non distribuiti nelle sale francesi. Sono stati oltre 60 i film presentati, con una retrospettiva tematica intitolata Gelsomina e altri viaggiatori, che ha esaminato il tema del viaggio, invitando gli spettatori alla scoperta dell’Italia e del Mondo.
I premi della 35a edizione del Festival :
Amilcar della Giuria: I primi della lista di Roan Johnson
La giuria, presieduta dal regista Florent Emilio Siri e formata da Donatella Finocchiaro, Anne Schroeder e Paolo Trotta ha così motivato il Premio: La giuria unanimemente attribuisce il Premio Amilcar della 35a edizione del Festival du Film Italien de Villerupt a I Primi della lista come premio ad una vera promessa del cinema: un regista, Roan Johnson, che, ne siamo sicuri, ci offrirà ancora tanti altri film nei prossimi anni. Un autore la cui regia, il lavoro con gli attori e perfino la direzione artistica dimostrano una incredibile capacità, che in un’opera prima ci ha davvero impressionato. Johnson è riuscito a realizzare il film con un risultato straordinario: essere un omaggio al cinema italiano della tradizione e al contempo rinnovare quella tradizione della commedia con C maiuscola, una delle pagine più belle del cinema italiano.
Menzione speciale della Giuria: a Francesca Riso e Alessio Gallo per il film L'intervallo di Leonardo Di Costanzo con questa motivazione: i due interpreti hanno commosso la giuria con la loro spontaneità e la verità della loro recitazione che ha trasformato il film in pura poesia.
Amilcar della Giuria Giovane: La kryptonite nella borsa di Ivan Cotroneo
Amilcar della Giuria Stampa: Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana
Amilcar della Giuria Esercenti: Il rosso e il blu di Giuseppe Piccioni
Amilcar del Pubblico: Tutti i santi giorni di Paolo Virzì
Amilcar della Città di Villerupt: Luigi Lo Cascio
Tra gli ospiti di questa edizione, sono stati presenti i registi Stefano Mordini per Acciaio, Salvatore Mereu per Bellas Mariposas, Ivano De Matteo per Gli equilibristi, Libero De Rienzo per La kryptonite nella borsa, Roan Johnson per I primi della lista e Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni, per il mockumentary Il Mundial Dimenticato.
La direzione artistica del Festival, nelle persone di Oreste Sacchelli e Antoine Compagnone, esprime una « grande soddisfazione per la presenza massiccia di pubblico – 40mila spettatori provenienti da tutta la Frnacia, ma anche dal vicino Lussemburgo e dal Belgio – che hanno affollato le sale e i numerosi incontri – 31 in tutto – con registi, attori e sceneggiatori dei film presentati. In più, siamo contenti di aver dato il nostro contributo alla diffusione del cinema italiano avendo noi stessi finanziato la sottotitolazione in francese di 9 film, tra cui Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini e La città ideale di Luigi Lo Cascio ».
L’Omaggio di questa edizione è stato dedicato al regista Giuseppe Ferrara, i cui film raccontano spaccati storici d’Italia ancora avvolti nell’ombra : sono stati infatti proiettati Cento giorni a Palermo ; Guido che sfidò le Brigate Rosse ; I banchieri di Dio e Narcos.
Dalla sua fondazione nel 1976, il Festival del Film Italiano di Villerupt ospita regolarmente da 35mila a più di 40mila spettatori provenienti da Francia, Belgio, Lussemburgo e Germania. Questa manifestazione è stata la prima in Francia a presentare ogni anno al pubblico il cinema italiano di ieri e di oggi. Sostenuta in Francia e in Italia dalle istituzioni pubbliche, la manifestazione ha sempre avuto ospiti d’eccezione come Ettore Scola, Luigi Comencini, Ugo Tognazzi, Nanni Moretti, Philippe Noiret, Mario Monicelli, Annie Girardot, Dino Risi, Gianni Amelio, Marco Bellocchio, Carlo Verdone, Aldo Giovanni e Giacomo, Riccardo Milani, Gabriele e Silvio Muccino, Luigi Magni, Francesca Archibugi, Michele Placido, Nicola Piovani, Luca Lucini, Alba Rohrwacher e Marco Tullio Giordana.