Si è conclusa domenica 28 ottobre a Roma, la diciottesima edizione del MedFilm Festival, iniziata lo scorso 19 ottobre, la più antica kermesse cinematografica della Capitale, fondata e diretta da Ginella Vocca, che ha rinnovato l’appuntamento con i protagonisti del Cinema del Mediterraneo.
Di seguito tutti i premi della 18a edizione
CONCORSO UFFICIALE Premio Amore e Psiche
La Giuria composta da: Maurizio Caprara (giornalista), Ivan Cotroneo (scrittore, sceneggiatore, regista), Carlo Freccero (autore televisivo, esperto di comunicazione), Carlotta Natoli (attrice), Vania Traxler (distributrice), Carlo Valeri (critico cinematografico) ha assegnato i seguenti Premi:
Premio Amore e Psiche al miglior lungometraggio a PARADA, di Srdjan Drajojevic (Serbia, Croazia, Macedonia, Slovenia) per l’originale rappresentazione dell’incrocio di scontri di civiltà e culture che ha attraversato i paesi dell’ex Yugoslavia negli ultimi due decenni. Attraverso lo strumento dell’ironia offre una via possibile per contribuire a superare i pregiudizi verso l’altro.
Menzione Speciale al film BOILING DREAMS (Shi Ghadi Shi Jay), di Hakim Belabbes (Marocco) per avere raccontato l’ecatombe -troppe volte rimossa- di tanti migranti che provano ad attraversare il Mediterraneo. Nell’adottare il punto di vista di una moglie e madre, descrivendone un’attesa capace di far bollire i sogni, il film riduce l’ombra su una parte di realtà circondata da indifferenza
Riconoscimento Espressione Artistica all’attrice ADILA BENDIMERAD, protagonista del film LE REPENTI di Merzak Allouache (Algeria, Francia) per la sua intensa interpretazione costruita come un crescendo musicale, dal pianissimo al fortissimo, senza mai perdere in credibilità.
La Giuria ha deciso di assegnare un Riconoscimento Speciale al film LE COSE BELLE, di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno (Italia) per il talento degli autoriprofuso in un opera che parte dal documentario e la trasforma in un laboratorio di conoscenze e di storia. Nella Napoli piena di speranza del 1999 e in quella paralizzata di dieci anni dopo il film è un reality di quattro vite immobili.
CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI Premio Open Eyes
La Giuria composta da: Erika Manoni (montatrice, regista), Jonathan Nossiter (regista); Costanza Quatriglio (regista) ha assegnato il Premio Open Eyes ex-aequo ai migliori documentari: SOLDIER / CITIZEN, di Silvina Landsmann (Israele) e LES INVISIBLES, di Sébastien Lifshitz (Francia).Questa la motivazione della giuria: Due film coraggiosi, molto diversi stilisticamente, che affrontano con la sottigliezza di uno sguardo sempre sorprendente, realtà piene di pregiudizi e sofferenza.
Due straordinari momenti di riflessione chetrascendono di volta in volta il racconto di ciò che sta davanti la macchina da presa per affrontare in modo universale la complessità del tema dell'identità, sia essa degli individui, sia essa di un popolo intero.
Nel caso di "Les Invisibles", Sebastien Lifshitz ci apre a una lettura intima e originale di 50 anni di storia sociale francese attraverso donne e uomini omosessuali che rielaborano in vecchiaia il proprio vissuto.
In "Soldier/Citizen", Silvina Landsmann ci fa partecipare a una lezione esemplare di civiltà, evitando, attraverso uno sguardo scevro di pregiudizi, i soliti cliché del conflitto israelo-palestinese.
CONCORSO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI Premio Methexis
La Giuria composta da studenti delle Scuole Nazionali di Cinema dei Paesi europei e mediterranei e da detenuti di numerose Case Circondariali, coordinati dal regista Gianfranco Pannone ha assegnato il Premio Methexis al miglior cortometraggio a: ALTO SAUCE, di Fernando Pomares (Spagna) con la seguente motivazione: Crediamo sia un film estremamente coinvolgente. Il concetto di base è artisticamente molto valido, radicale e profondo. E’ molto accessibile allo spettatore ed evocativo. I detenuti della Casa circondariale di Rebibbia hanno particolarmente apprezzato il fatto che c’era una trama reale. E’ un film che si andrebbe a vedere al cinema.
Premio Cervantes Roma
L’Istituto Cervantes di Roma ha assegnato il Premio Cervantes Roma a SILENT, di L. Rezan Yesilbas (Turchia) con la seguente motivazione: per la capacità di raccontare in modo particolarmente realistico una storia semplice, ma che comunica emozioni molto forti, e per l’interpretazione genuina dell’attrice protagonista.
PREMIO ALLA CARRIERA 2012 – DAMJAN KOZOLE perché nei suoi film si agitano i fantasmi e le ombre di una società europea in trasformazione. Ciò che cattura nel suo cinema è il modo sincero, ruvido, mai giudicante, di dipingere personaggi difficili e perduti, colti in quell’attimo in cui una luce di umanità regala loro (e al pubblico) una speranza e un riscatto.
PREMIO KOINE’ – CARLO FRECCERO
PREMIO ASSEGNATO DALLA GIURIA DI PIU’CULTURE
THE LAST STEP del regista iraniano Ali Mosaffa per l’alto contenuto artistico del film e il suo rispetto particolare per l’umanità, la cultura, la musica, la famiglia, e soprattutto per la Donna.
Menzione speciale a NOOR per la sua poesia.