2-6 aprile 2025 – ROMA – Cinema Nuovo Sacher
RENDEZ-VOUS SPECIALE 2025 | Roma, Bologna, Torino, Palermo, Napoli, Milano,
Firenze
XV EDIZIONE
Dal 2 al 6 aprile 2025 torna in Italia RENDEZ-VOUS, il festival dedicato al
CINEMA FRANCESE.
La manifestazione, alla sua XV edizione, apre i battenti, come ogni anno, a
Roma, al Cinema Nuovo Sacher, dove sono accolti film e ospiti della
rassegna. In programmazione tredici lungometraggi in anteprima e una serie
inedita.
Il viaggio, partito dalla Capitale, fa poi tappa, con sezioni speciali e
ospiti, a: Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Torino.
RENDEZ-VOUS 2025 | ANTICIPAZIONI
Ad aprire la XV edizione di Rendez-Vous, VALERIA BRUNI TEDESCHI.
Il 2 aprile, al Cinema Nuovo Sacher, l’attrice presenta, al fianco della
regista CARINE TARDIEU:
L’ATTACHEMENT | FILM DI APERTURA RDV 2025
Un giovane padre rimasto da solo cerca di trovare la forza di amare. Una
bibliotecaria femminista, single per scelta, che ha deciso di non diventare
madre. Un bimbo di sei anni che cerca un posto in una nuova famiglia…
Presentato nel Concorso di Orizzonti a Venezia 81, il quinto titolo della
regista francese è una storia delicata e commovente sull’elaborazione del
dolore e sulla imprevedibile forma che possono prendere i nostri affetti.
“Di fronte alle avversità, emerge un nuovo tipo di famiglia: un legame
proteiforme formato dall’unione emotiva di quattro adulti che stanno
scoprendo e imparando a gestire le loro relazioni, in delicato equilibrio su
una fune tenuta tesa da due bambini” sottolinea Carine Tardieu.
Con una scrittura limpida e delicata, la storia attraversa il tumulto
emotivo dei suoi personaggi per disegnare la ricostruzione affettiva che
nasce dopo un lutto. Ma non solo.
L’attachement è un film che celebra le famiglie per scelta, la forza
inarrestabile dell’affetto, e indaga in modo nuovo il tema del femminismo,
attraverso il personaggio interpretato da Valeria Bruni Tedeschi che,
insieme agli interpreti: Pio Marmaï, Vimala Pons e Raphaël Quenard, dà vita
a una sinfonia di dialoghi improntati sul pudore, l’ironia e la fragilità.
Sinossi | Sandra (Valeria Bruni Tedeschi), cinquantenne indipendente e
single per scelta, si vede costretta da un giorno all'altro a condividere
l'intimità del suo vicino di casa, Alex (Pio Marmaï), e dei suoi due
bambini. Contro ogni aspettativa, Sandra inizia pian piano ad affezionarsi e
diventa la figura femminile di questa sua nuova famiglia adottiva. Nascerà
tra loro un legame speciale. Tratto dal romanzo di Alice Ferney: una
commovente storia di affetti incrociati, un'ode alla solidarietà di
incredibile delicatezza.
Il film uscirà in sala distribuito da NO.MAD ENTERTAINMENT.
Aggiornamenti su : <http://www.no-madentertainment.eu/>
FRANÇOIS OZON torna al Festival Rendez-Vous per presentare in anteprima
italiana, il 3 aprile al Cinema Nuovo Sacher:
SOTTO LE FOGLIE - QUAND VIENT L'AUTOMNE | ANTEPRIMA ITALIANA
Con 23 film al suo attivo, dal 1998, il regista più eclettico del cinema
francese ci sorprende con un nuovo cambio di registro. Nel suo ultimo film,
plebiscitato dal pubblico francese con quasi 700.000 biglietti, sceglie la
forma del polar, ma ribalta il genere con un tratto intimista, e il suo
sofisticato humour noir per raccontare in modo sfrontato i fantasmi del
passato, la maternità e il tempo che passa.
Questa volta al centro della scena ci sono le stagioni della vita.
Cosa resta quando viene l’autunno? Quando figli e nipoti sono ormai
cresciuti, restano l’amicizia, i desideri, i rimpianti, i segreti e tutte
quelle sfumature che legano le due protagoniste, interpretate magistralmente
da Hélène Vincent e Josiane Balasko: apparentemente normalissime, eppure
ricche di ombre e misteri, abilmente nascosti sotto le foglie.
“C’è una volontà di semplicità e dolcezza nella messa in scena, traversata
da una tensione e suspense sulla vera posta in gioco dei personaggi che si
confrontano a casi di coscienza complessi, al di là del bene e del male. Ma
il primo desiderio era filmare attrici di una certa età. Mostrare la
bellezza delle rughe sul viso, fatte dal tempo che passa e dalla loro vita”
sottolinea il regista.
Ozon coglie costantemente il pubblico in contropiede. Nulla è lasciato allo
stereotipo della terza età in questo racconto morale dove ogni cosa è messa
in discussione: la frontiera tra bene e male, verità e menzogna, si sposta
continuamente, come si intravede un nucleo di violenza sottesa che è
nascosto nei rapporti d’amore e familiare.
Vincitore del Premio della giuria per la migliore sceneggiatura e del
Premio per il miglior attore non protagonista (Pierre Lottin) al Festival
international du film de Saint-Sebastián, Hélène Vincent è candidata ai
César come Migliore attrice.
Sinossi | La premurosa nonna Michelle (Hélène Vincent) vive la sua
tranquilla pensione in un piccolo villaggio della Borgogna, vicino alla
migliore amica Marie-Claude (Josiane Balasko). Michelle non vede l'ora di
trascorrere l'estate con il nipote Lucas (Garlan Erlos), ma quando sua
figlia Valérie (Ludivine Sagnier) e Lucas arrivano a casa le cose iniziano a
prendere una strana piega e nulla sembra andare per il verso giusto: Valérie
mangia dei funghi velenosi raccolti da Michelle e il ritorno di Vincent
(Pierre Lottin), il figlio di Marie-Claude appena uscito di prigione, sembra
sconvolgere ulteriormente gli equilibri... Ozon magistrale e deliziosamente
scorretto tra dramma, commedia e thriller.
Il film uscirà in sala il 10 aprile distribuito da BIM DISTRIBUZIONE.
RENDEZ-VOUS 2025 | BIO
VALERIA BRUNI TEDESCHI | Valeria Bruni Tedeschi frequenta un corso di
teatro all'École des Amandiers di Nanterre, tenuto da Pierre Romans e
Patrice Chéreau, con Agnès Jaoui, Vincent Pérez, Laurent Grévill, Marianne
Denicourt e Bernard Nissille. Studia poi il metodo Strasberg con Blanche
Salant e con due insegnanti statunitensi, Géraldine Baron e Susan Batson,
con le quali continua a lavorare anche in seguito. Nel 1983 debutta in
teatro nel Platonov di Anton Čechov, con la regia di Patrice Chéreau. Lo
stesso Chéreau le offre nel 1987 il suo primo vero ruolo sul grande schermo
nel film Hôtel de France girato con gli allievi dell'École des Amandiers.
Con Chéreau torna a lavorare nel 1998 per Ceux qui m'aiment prendront le
train. Nel 1993 recita in Le persone normali non hanno niente di eccezionale
di Laurence Ferreira Barbosa, grazie al quale ottiene il César come migliore
promessa femminile. Comincia poi la sua collaborazione con Noémie Lvovsky, a
partire dal cortometraggio Dis‐moi oui, dis‐moi non (1989), al quale fa
seguito il primo lungometraggio Oublie‐moi (1994). Dopo ruoli di rilievo in
Nénette et Boni (1996) di Claire Denis, Il colore della menzogna (1999) di
Claude Chabrol e Rien à faire (1999) di Marion Vernoux, in Italia è diretta
da Mimmo Calopresti ne La seconda volta (1995) e da Marco Bellocchio ne La
balia (1999). È poi la volta di CinquePerDue - Frammenti di vita amorosa
(2004) di François Ozon e Les regrets (2009) di Cédric Kahn. Nel 1997,
collaborando alla stesura dei dialoghi de La seconda volta con Calopresti,
si appassiona alla scrittura. Cinque anni dopo scrive e dirige un film in
parte autobiografico, È più facile per un cammello..., che le vale il premio
Louis‐Delluc per la miglior opera prima nel 2003 e il premio per la miglior
attrice e la miglior opera prima al Tribeca. Nel 2007 dirige Actrices,
vincitore del Premio speciale della Giuria al Certain Regard di Cannes, e
nel 2013 Un castello in Italia, presentato ancora una volta a Cannes. Nel
2011 torna a lavorare in teatro con Chéreau nella pièce Sogno d'autunno del
norvegese Jon Fosse. Al cinema è diretta da Samuel Benchetrit ne Il
condominio dei cuori infranti (2015), Bruno Dumont in Ma Loute (2016) e
Paolo Virzì ne La pazza gioia (2016); per la televisione realizza Le tre
sorelle (con Lvovsky e interpretato da alcuni attori della Comédie
Française) e Une jeune fille de 90 ans, documentario girato con Yann
Coridian. Nel 2018 il suo quarto lungometraggio, I villeggianti, viene
presentato fuori concorso a Venezia e segna una nuova collaborazione con
Lvovsky e Agnès de Sacy. L'autobiografico Forever Young - Les Amandiers
(2022) è invece in Concorso a Cannes e la sua protagonista, Nadia
Tereszkiewicz, vince il César come migliore promessa femminile e il Premio
Lumière come rivelazione. Nel 2024 è nel cast di L'attachement di Carine
Tardieu, Il n'y a pas d'ombre dans le désert di Yossi Aviram, Eterno
visionario di Michele Placido e L'arte della gioia di Valeria Golino.
CARINE TARDIEU | Nata a Parigi nel 1973, Carine Tardieu si appassiona alla
letteratura e al cinema all'età di 12 anni. Studia all'ESRA, l'École
supérieure de réalisation audiovisuelle di Parigi, e fa il suo debutto
professionale nel 1998 come assistente a Olivier Ducastel e Jacques
Martineau in Jeanne et le garçon formidable. Nel 2000 è sceneggiatrice della
serie Âge sensible; tra il 2002 ed il 2004 realizza i primi cortometraggi,
Les Baisers des autres e L'Aîné de mes soucis, presentato a
Clermont-Ferrand. Con La Tête de maman (2007), scritto con Michel Leclerc,
firma il primo lungometraggio, interpretato da Karin Viard, Chloé Coulloud,
Kad Merad e Jane Birkin. Nel 2012 è la volta della commedia Du vent dans mes
mollets, adattamento di un fumetto e del successivo romanzo di Raphaële
Moussafir. Toglimi un dubbio (2017), sceneggiato con Leclerc e Moussafir e
interpretato da Cécile de France e François Damiens, viene selezionato alla
Quinzaine di Cannes 70. Originariamente un progetto di Sólveig Anspach, I
giovani amanti (2021) è un film che Tardieu prende in mano dopo la prematura
scomparsa della regista e sceneggiatrice islandese e affida alle performance
di Fanny Ardant, Melvil Poupaud e Cécile de France. L'attachement (2024), il
suo ultimo lavoro, è tratto dal romanzo L'intimité di Alice Ferney e
presentato a Venezia 81 nella sezione Orizzonti. Oltre che regista e
sceneggiatrice, Carine Tardieu è anche scrittrice di romanzi per ragazzi,
pubblicati da Actes Sud Junior: nel 2023 ha pure inaugurato con la casa
editrice una collezione di film-romanzi con l'adattamento del suo
cortometraggio Les Baisers des autres.
FRANÇOIS OZON | Nato nel 1967 a Parigi, François Ozon si laurea in cinema
all'università Panthéon-Sorbona e frequenta i corsi di regia alla scuola La
Fémis. Enfant prodige (e terrible) del cinema francese, appassionato
cinefilo ed esploratore di generi, cambia continuamente pelle e nei suoi
film racconta la trasgressione, l'identità sessuale, l'ipocrisia borghese,
lo scontro con le norme sociali e l'anima femminile. Nel 1998 debutta con
Sitcom - La famiglia è simpatica, al quale fanno seguito opere presentate
nei festival più importanti al mondo, da Cannes a Venezia e Berlino, come
Sotto la sabbia (2000, primo capitolo della Trilogia del Lutto), Gocce
d'acqua su pietre roventi (2000, da una pièce di Rainer Werner Fassbinder e
Teddy Award alla Berlinale), 8 donne e un mistero (2002), Swimming Pool
(2003), CinquePerDue - Frammenti di vita amorosa (2004), Il tempo che resta
(2005), Angel - La vita, il romanzo (2007, il suo primo film girato in
lingua inglese), Il rifugio (2009), Ricky - Una storia d'amore e libertà
(2009), Potiche - La bella statuina (2010), Nella casa (2012, candidato a
tre César), Giovane e bella (2013, candidato a due César), Una nuova amica
(2014), Frantz (2016), Doppio amore (2017) e Grazie a Dio (2019), vincitore
dell'Orso d'argento a Berlino. Dopo Estate '85 (2020) e È andato tutto bene
(2021), Ozon realizza Peter von Kant nel 2022 (libero adattamento del dramma
Le lacrime amare di Petra von Kant di Rainer Werner Fassbinder e film
d'apertura della Berlinale) e Mon Crime - La colpevole sono io nel 2023.
Quand vient l'automne - Sotto le foglie (2024), il suo ultimo film, è
presentato in Concorso a San Sebastián, dove vince il Premio della Giuria
per la migliore sceneggiatura e la Concha de Plata a Pierre Lottin come
miglior attore non protagonista.
RENDEZ-VOUS 2025 | ORGANIZZATORI E SOSTEGNI
Il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema
francese, nasce da un'iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è
realizzato dall’Institut français Italia, co-organizzato con Unifrance,
l’organo di promozione del cinema e dell’audiovisivo francese nel mondo. Il
responsabile del festival è Rémi Guittet, addetto audiovisivo dell’Institut
français Italia, la direzione artistica è affidata a Vanessa Tonnini.
Il festival beneficia del sostegno di Borsalino, di BNL BNP Paribas, di
Château Livran, dell'Hotel Sofitel Rome Villa Borghese, della SACEM / Copie
privée.
Le proiezioni sono in versione originale con sottotitoli in italiano.
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